Elisa Ossino è architetto e designer. Siciliana, si è formata a Milano, dove ha studiato al Politecnico. Nel 2006 fonda Elisa Ossino Studio, struttura con cui si occupa di interiors residenziali e retail, product design, art direction e set design. Il suo lavoro combina astrazione geometrica, monocromie, riferimenti metafisici e surrealisti, dando vita a una relazione coerente e allusiva tra lo spazio, individuato dal tratto forte del suo segno, la luce e gli oggetti. A ispirare lo stile compositivo di Elisa è una cifra di sospensione, ricorrente nella leggerezza progettuale di ogni intervento. Nell’attività di design privilegia linee e geometrie essenziali che si traducono nello spazio in segni capaci di conferire un marcato senso scenografico.
I suoi lavori sono stati pubblicati in Italia e all’estero ed esposti in prestigiose location e gallerie. Nel 2016, alcuni suoi progetti di design sono stati esposti in occasione della mostra “W-Women in Italian Design” per la nona edizione del Triennale Design Museum. Negli anni ha ricevuto svariati premi sia nazionali che Internazionali tra cui l’EDIDA 2020 – Elle Deco International Awards – con il progetto Balnea per Salvatori nella categoria Bagni; nel 2019 e nel 2020 è stata inserita tra i “top 100 Interior Designers of the year’ da AD.
A fianco dell’attività del suo Studio, Elisa Ossino prosegue una ricerca che l’ha portata nel 2004 a creare con altri soci Nume, marchio di design per bambini, per cui ha disegnato la collezione di arredi. Nel 2010 ha costituito con altri il progetto Officina Temporanea, che mette in relazione design ed espressione artistica, individuando nelle tematiche sociali uno degli ambiti principali d’interesse. Nel 2019 è co-founder di H+O, brand dedicato al surface design, mostre e installazioni multidisciplinari che esplorano nuovi linguaggi per gli interni e per i modi di vivere contemporanei e inaugura l’appartamento galleria sito nel quartiere storico di Brera a Milano.
Dal 2016 è docente presso l’Università IUAV di Venezia nel Master “Interactive Media for Interior Design”. Tra le direzioni che ha recentemente impresso al suo lavoro c’è un rinnovato interesse per le potenzialità linguistiche delle arti visive e della multimedialità.